“I miei occhi hanno visto” vasti prati, che il gelo dell’alba copriva di candida brina,
– contorti coni di ghiaccio sospesi tra coppi e gronde zincate,
– merli intirizziti dal freddo “rubare” il tepore di camini fumanti.
– I miei occhi hanno visto Bambini chiassosi, giocare a “campana” dietro la vecchia cascina,
– donne che portavano l’acqua in conche di rame cesellate,
– gente far fila al fontanile per placare l’arsura di estati soffocanti.
– I miei occhi hanno visto il venditore di santini e il suo “altarino” di legno per vetrina,
– il mulo legato, il muso nel sacco, ruminar erbette seccate,
– il suo padrone, in cantina, in un lieto libar tra carte, vino e canti.
– I miei occhi hanno visto il vecchio dal viso scavato dal sale, “rimacciar” le reti in banchina,
– il mare dall’onde spumose che al calare del vento son solo placate,
– i carretti con ruote sbilenche e cesti di pesci ancora guizzanti.
I miei occhi hanno visto molte cose, troppe sono solo ricordi ma … LASCIATEMI :
– Il verde intenso e trasparente dell’acqua del mio mare,
– il profumo della risacca dopo la grande mareggiata,
– la poesia delle notti illuminate da lontane lampare,
– il “rumore” dei nostri passi sulla spiaggia bagnata,
– lo stupore per le corse a ritroso dei piccoli, timidi granchi,
– l’incanto della finissima, morbida sabbia spazzata dal vento,
– lo spettacolo del volo planato di bianchi gabbiani, mai stanchi,
– le morbide dune, gl’irti calanchi, le dolci colline sottratte al cemento .
Mario Mazzoni